Istituto Comprensivo “ Giovanni XXIII” Trabia
a.s. 2017- 2018
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – Protocollo di accoglienza
Premessa
Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna. L’accoglienza non può essere intesa come benevolenza, generosità, filantropia, ma come riconoscimento del valore della persona del disabile che, come tutti gli altri, va accolto per le sue possibilità, per i potenziali valori umani di cui è portatore.
In tale prospettiva è necessario non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con BES, ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi. Ma occorre evidenziare che se nella scuola si attuano i percorsi formativi individualizzati solo per gli alunni con BES, in questo modo non si realizza la loro accoglienza, non si attua la loro integrazione, perché si pratica un’ennesima, anche se più sottile, emarginazione. La scuola deve mettere in atto un’organizzazione educativa e didattica che sia differenziata, individualizzata, personalizzata per tutti gli alunni, e non soltanto per determinate categorie.
Per due motivi:
- l’accoglienza non deve essere diversa da quella degli altri alunni e perciò discriminante ed emarginante
- tutti gli alunni hanno bisogno di percorsi didattici personalizzati.
- accogliente la scuola che consente a ciascun alunno di procedere secondo i propri ritmi ed i propri stili di apprendimento, muovendo dai propri livelli di sviluppo. L’accoglienza vera è quella che si estrinseca nell’impegno di promozione dello sviluppo, della formazione, dell’educazione e dell’istruzione. E’ ugualmente importante che le persone avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutate nel loro impegno di autorealizzazione personale. Infatti l’accoglienza si realizza solo quando le persone si sentono accolte, prese in considerazione e valorizzate.
L’integrazione può essere realizzata solo in una scuola che si fa a misura di tutti gli alunni, perché tutti siamo diversi. La diversità è caratteristica peculiare dell’uomo, è ricchezza per la comunità.
Finalità
Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini di scuola e in quello indispensabile tra il mondo della scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio e pertanto mirato anche all’inserimento lavorativo.
La nostra scuola pone tra le sue priorità:
- finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società
- rendere le famiglie più consapevoli e quindi orientarle verso progetti realistici sul futuro dei propri figli
- offrire agli alunni la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità
- favorire l’accoglienza, l’integrazione, l’inclusione attraverso percorsi comuni o individualizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento
- elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, inclusione, integrazione, orientamento
- organizzare l'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata/personalizzata.
Il documento contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un inserimento ottimale di tutti gli alunni, definisce i compiti ed i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istruzione scolastica, traccia le diverse fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento. Il “Protocollo di accoglienza” delinea inoltre prassi condivise di carattere:
- amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale)
- comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della nuova scuola)
- educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica)
- sociali (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la costruzione del
“progetto di vita”)
L’adozione del “Protocollo di accoglienza” consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative. Il protocollo, costituendo uno strumento di lavoro, sarà integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
Obiettivi
Gli obiettivi di seguito individuati riguardano tutti gli alunni ai quali il progetto è rivolto. Nella contestualizzazione specifica di ogni singolo percorso individualizzato, andranno successivamente inseriti gli obiettivi specifici che i team di intersezione e i consigli di classe definiscono nei singoli PDP,PDI e PEI:
- definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno del nostro istituto
- facilitare l’ingresso a scuola degli alunni e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente
- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed enti territoriali (comune, ASL, provincia, cooperative, enti di formazione)
- promuovere la socializzazione finalizzandola al miglioramento dell’asse relazionale
- favorire la creazione di una situazione interattiva piacevole ed emotivamente calda, per stimolare, incoraggiare e coinvolgere l’alunno nelle attività didattiche ed operative
- facilitare la sussistenza di una cosciente relazione di apprendimento tra alunno, docenti e compagni di classe
- incrementare le reali possibilità dell'alunno nel poter superare le sue difficoltà specifiche
- consentire all’alunno di raggiungere un positivo livello di autonomia, stima e sicurezza, attraverso la progressiva consapevolezza delle difficoltà e dei bisogni individuali e del percorso necessario per conseguire stabili e positivi risultati
Promuovere e valorizzare le capacità acquisite durante il progetto educativo nell’ambito di contesti di vita quotidiana, quindi maturare competenze trasversali.
Ipotizzare un progetto di vita compatibile con le potenzialità e le difficoltà proprie del soggetto.
Metodologia
Per raggiungere gli obiettivi, il progetto sarà strutturato in diversi percorsi:
- saranno curati i rapporti con le diverse istituzioni locali (ASL, Comune, Enti Locali) sia per la realizzazione di eventuali “Progetti integrati”, sia per la stesura congiunta dei documenti, sia per particolari situazioni problematiche che eventualmente si potranno creare
- in ogni situazione si cercherà di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo classe ed accanto al necessario intervento individualizzato, saranno privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali senza mai perdere di vista le finalità dell’integrazione
- saranno previsti incontri di continuità tra i diversi ordini di scuola
- gli insegnanti di sostegno si riuniranno, coordinati da un insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi piani educativi personalizzati
- gli insegnanti curricolari e di sostegno si confronteranno negli incontri programmati sulle possibili strategie didattiche più opportune e necessarie
- sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi dell’apprendimento che l’alunno manifesta e compilato il PDP o il PDI o il PEI.
Fasi del progetto
Le tappe di realizzazione del progetto sono:
- Iscrizione
- Raccolta dati
- Accoglienza
- Analisi della situazione individuale
- Incontri con esperti ASL e famiglia
- Piano Educativo Individualizzato - Piano Didattico Personalizzato – Piano Didattico Inclusivo
- Relazione di fine anno scolastico.
Iscrizione – Raccolta dati
Tempi |
Attività |
Persone coinvolte |
|
Entro i termini |
La famiglia, insieme con l’alunno, può visitare la |
Famiglia e alunno. |
|
prestabiliti |
scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. |
||
I genitori procedono successivamente con l’iscrizione |
|||
dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile |
|||
in segreteria e consegnandolo nei termini prestabiliti. |
|||
La famiglia deve, entro breve tempo, far pervenire la |
|||
certificazione di cui è in possesso. |
|||
All'atto dell'iscrizione i genitori devono segnalare |
|||
particolari necessità (es. trasporto, esigenze |
|||
alimentari, terapie da seguire, assistenza per |
|||
l'autonomia). |
|||
Dopo |
Raccolta di informazioni sull’alunno attraverso: |
Famiglia, Dirigente Scolastico, |
l’iscrizione |
• incontro con i genitori per individuare eventuali |
docenti della scuola di provenienza, |
necessità o accogliere indicazioni di carattere |
Funzione strumentale BES, |
|
specifico; |
operatori neuropsichiatria |
|
• incontro con gli operatori delle ASL competenti sul |
e/o psicopedagogista, operatori |
|
territorio per le indicazioni medico-terapeutiche e |
socio-assistenziali, educatore. |
|
assistenziali; |
||
• incontro con gli insegnanti della scuola di |
||
provenienza per acquisire informazioni sull’alunno |
||
e sull’azione educativa svolta nel precedente |
||
ordine di scuola |
||
Nel passaggio infanzia-primaria e primaria-secondaria
Entro giugno vengono organizzate una serie di attività ed incontri di continuità
funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la nuova scuola
Inserimento - Accoglienza
Tempi |
Attività |
Persone coinvolte |
|||
Settembre, incontri di |
Presentazione del caso a tutti gli insegnanti del |
Insegnanti di team e di |
|||
programmazione prima |
team/consiglio di classe, educatore, assistente alla |
sostegno, Funzione |
|||
dell’inizio delle lezioni |
comunicazione e all’autonomia; lettura della |
Strumentale BES, educatore, |
|||
Certificazione, della relazione finale, dell’eventuale |
assistente. |
||||
progetto continuità, delle indicazioni emerse negli |
|||||
incontri di pre-conoscenza |
|||||
Primo periodo di |
Dopo una prima osservazione e conoscenza |
Docenti curricolari e di |
|||
frequenza |
dell’alunno e della classe, gli insegnanti valutano |
sostegno, educatore, |
|||
l’opportunità di fornire alla classe informazioni |
eventuale coinvolgimento dei |
||||
relative alla disabilità o al disturbo specifico o alla |
genitori o esperti esterni. |
||||
situazione di disagio, avvalendosi, se necessario, |
|||||
dell’aiuto dei genitori dell’alunno o di personale |
|||||
competente, al fine di favorire rapporti paritetici. |
|||||
Analisi della situazione individuale - Stesura Piani Didattici |
|||||
Tempi |
Attività |
Persone coinvolte |
|||
Durante l’anno |
Alunni con certificazioni |
Insegnanti di team e di |
|||
scolastico |
Gli insegnanti si confrontano sulla situazione |
sostegno, educatore, |
|||
dell’alunno e, sentiti la famiglia e gli esperti, |
assistente, famiglia ed |
||||
provvedono alla stesura del PEI o del PDP che |
esperti. |
||||
verranno verificati ed eventualmente modificati in |
|||||
itinere. |
|||||
Durante l’anno |
Alunni con situazioni di disagio non certificate |
Insegnanti di team |
|||
scolastico |
Gli insegnanti individuano situazioni di disagio di |
||||
carattere socio-economico, linguistico-culturale e/o |
|||||
comportamentale-relazionale e lo verbalizzano in |
|||||
sede di Consiglio di Classe /Team. |
|||||
In seguito si provvederà alla stesura di un Piano |
|||||
Didattico Inclusivo che verrà verificato in itinere. |
piano inclusività 2017 - 2018.doc